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al testo di Gil
Un paio di cose vorrei dirtele
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Un paio di cose vorrei dirtele magari sarebbe stato più opportuno al tempo della penna, a macchie d'inchiostro scrissero un mondo i nostri antenati: abbiamo i corpi invecchiati. Guarda il tempo: ne sono passati di anni. È sempre qui la storia: ci credevamo immortali e gli unici ad essere veri in un mondo cui concedevamo il credito delle figure. Certo si rimane tutt'ora perplessi: chi non cerca il vero di ciò che gli appare - chi non cerca il senso di questo stare al mondo - che cosa raccoglie quando chiude le mani a pugno? Ah, non biasimare il mio lamento e non distogliere lo sguardo dagli occhi che hanno pianto: non ci sono fratelli senza padri e senza madri.
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Gil
- 05/09/2020 14:31:00
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Affinché la mia ignoranza comprenda qualcosa in più di tutto ciò che ignora, devo applcare una sorta di traduzione, da un sapere disciplinare (definizione che mutuo da Lea Melandri) ad un non-sapere imyuitivo; ecco perché ora distinguerò due. macrogeneri di poesia: la dogmatica o canonica e la fenomenica; la prima si struttura in un percorso normativo e consapevole, anche quando infrattivo, laltra in unepifania, lunimisa o oscura ovvero mediocre, trascendente il soggetto poetante. Questa è la premessa per cui, appartenendo io non-poeta alla poesia fenomenica ovvero a quella fenomenologia dellaccadere poetico che oltrepassa i limiti del medium poetico o ne rimane bozzolo senza sufficiente trasformazione, accolgo il tuo commento, per quella parola: "spruzzatura", come una lettura nuova, virginale, originaria che mi è penetrata profondamente dentro e, pur nulla meritando di luminoso il mio scivere, sento intimamente mia e, senza presunzione, almeno in piccola parte mia.
Grazie, prezioso il tuo commento.
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Laura Turra
- 04/09/2020 20:21:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
Un testo dai contenuti molto profondi, come spesso sono i tuoi. Ci porti dentro i tuoi pensieri, nelle domande che si fanno largo nella vita, così che anche noi sentiamo quella consapevolezza del passare del tempo, anche noi vediamo l’invecchiare dei corpi. Gil, tu hai in dote quella "sprezzatura" che fa sembrare facile dire le cose più difficili e intime. O almeno a me così pare. Hai tutto il mio apprezzamento, davvero. Grazie. Un abbraccio sempre
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